Emozione

Stato mentale e fisiologico rappresentato da particolari sentimenti, comportamenti e risposte fisiologiche, che hanno luogo nell’individuo come risposta a un determinato stimolo per lui rilevante.

Disagio psicologico

Stato di insoddisfazione di natura emotiva che ha a che vedere con noi stessi (i nostri bisogni e desideri) e che produce un abbassamento nella percezione della qualità della propria vita.

Funzioni esecutive

Insieme di processi cognitivi che permettono di pianificare ed eseguire comportamenti finalizzati ad un obiettivo, controllare le interferenze ed eventuali errori durante lo svolgimento, verificare il raggiungimento dello scopo.

Dislessia

La Dislessia è un disturbo che si manifesta nella difficoltà di apprendere a leggere nonostante un’istruzione idonea, un’intelligenza adeguata, un’integrità neuro-sensoriale e un ambiente socioculturale favorevole. Essa dipende da disabilità cognitive di base che sono frequentemente di origine costituzionale (world Federation of Neurology, cit. in Ellis, 1984). E’ caratterizzata dalla difficoltà nella lettura e nella scrittura, ma può riguardare anche altri ambiti cognitivi come la memoria e l’organizzazione spazio-temporale e talvolta e’ associata a difficoltà matematiche (discalculia).
Compare all’inizio dell’attività scolastica e il primo segnale è la lentezza nell’associare ad una lettera scritta un suono. Si confondono così suoni simili, come ‘d’ e ‘t’, ‘p’ e ‘b’, ‘f’ e ‘v’. la lettura risulta difficoltosa, lenta e scorretta, e naturalmente questo viene trasferito nella scrittura. La dislessia non è conseguenza di problemi di ordine psicologico, come per tanti anni si è creduto. Non è una malattia. I dislessici sono persone sane, che non hanno deficit sensoriali di udito e di vista e che non hanno alcun disturbo neurologico o psichico, inoltre il loro quoziente d’intelligenza è nella norma o addirittura superiore. Anzi, è proprio questo uno degli elementi diagnostici per stabilire che si tratta di dislessia, ovvero di un “disturbo dell’apprendimento”
L’Organizzazione Mondiale della Sanità classifica la dislessia e gli altri disturbi specifici di apprendimento come disabilità, per cui non è possibile apprendere la lettura, la scrittura o il calcolo aritmetico nei normali tempi e con i normali metodi di insegnamento.
Un dislessico non *guarisce* (in quanto non affetto da una malattia), ma sicuramente migliora, e a volte riesce quasi interamente lo svantaggio che gli procura questa sua disabilità costituzionale ” –

Fonte: Dislessia.org

Empatia

E’ la capacità che consente di comprendere ed entrare in sintonia con lo stato d’animo e la situazione emotiva altrui in modo immediato, senza che l’altro si esprima a parole.

Anoressia nervosa

Disturbo che si manifesta con un’alterazione disfunzionale del comportamento alimentare, con pratiche quotidiane finalizzate al controllo del peso corporeo, che danneggiano in modo significativo la salute fisica o il funzionamento psicologico della persona. E’ una malattia psicogena, perciò determinata da una situazione di sofferenza psicologica ed emotiva: la persona percepisce in modo alterato la propria immagine corporea, ha morbosamente paura di ingrassare e si rifiuta di mantenere un peso corporeo superiore ai minimi normali.

Psicosomatica

Branca della medicina che studia la relazione mente-corpo (cioè mondo emozionale/affettivo e soma), con l’obiettivo di individuare e spiegare i meccanismi attraverso i quali le esperienze emotive si trasformano in sintomi fisici.

Family stress and coping theory

Studia la diversa capacità che hanno le famiglie di fronteggiare gli eventi stressogeni  (tutto quello che dall’esterno interrompe il corso naturale degli eventi), analizzando le strategie che la famiglia adotta, le risorse di coping e d’adattamento attivo e organizzativo di cui dispone.