Ragno Violino : l’ansia del mostro nascosto

Mai come quest’anno sembra essere insorta una forte preoccupazione rispetto al ragno violino: recenti sono state le segnalazioni di morsi a Roma, Parma e in questi giorni anche a Pesaro.

Il morso inizialmente indolore, porta a gonfiore e arrossamento, eritemi e nei casi più gravi a indolenzimento e insensibilità con necrosi della pelle nel punto colpito, fino ai casi estremi (dipendenti anche dal punto in cui si è morsi) di aritmie e morte. Già dai primi casi, si è posta subito una grande attenzione per questo insetto che da sempre popola l’area mediterranea.

Ma chi è davvero questo mostro? Gli entomologi lo descrivono come un ragno “timido”, tendente più alla fuga che all’attacco. Nonostante ciò sono bastati una decina di casi riportati sui giornali a generare panico e a far entrare questo ragno nelle fantasie di molti italiani.

Ciò appare molto interessante ai nostri occhi, in quanto da questi allarmismi possono scaturire paure più generiche e intense, come l’aracnofobia, ovvero la paura irrazionale dei ragni. Quest’ultima è da sempre molto diffusa e ciò ha, in parte, un importante significato evolutivo, in quanto ha favorito la sopravvivenza della nostra specie. L’aracnofobia però, cosi come molte fobie, non è solo dettata da meccanismi di condizionamento diretto, ma come ha evidenziato già negli anni ‘70 Bandura, anche da una trasmissione sociale delle paure. Essa quindi, può essere appresa tramite osservazione e trasmissione di informazioni ed istruzioni. Anche in questo caso, le notizie giornalistiche vengono per lo più riportate con titoli e termini sensazionalistici e spaventanti, perché si sa, le notizie negative suscitano emozioni più forti che catturano la nostra attenzione, portandoci però a non vedere l’intero. Per cui poco importa se il ragno tende a mordere solo se si sente minacciato e sia poco frequente, perché nella nostra mente rimane impressa solo la possibilità di un pericolo. Allo stesso modo, la propensione del ragno a stare nascosto, viene percepita come una minaccia ancora più ansiogena, in quanto aumenta il grado di imprevedibilità, con la possibilità che possa sbucare da un momento all’altro da un lenzuolo, da una scarpa o persino dalla biancheria.

Con questo non si invita a prendere sotto gamba il reale malessere che il morso del ragno violino può causare, ma solo a non trasformare un piccolo insetto, nel “mostro che si nasconde sotto il letto”, alimentando paure altrettanto invalidanti.

 

Dott.ssa Carolina Lazzari